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Ortensia-paniculata

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Descrizione

Questa specie è originaria della Cina e del Giappone ed è stata introdotta in Europa da Siebold intorno al 1860.
E’ un arbusto deciduo che può raggiungere, in posizioni particolarmente favorevoli, anche i 5m. di altezza e dal punto di vista climatico è molto adattabile, perché cresce dalle zone sub-tropicali alle zone temperate e sopporta bene le basse temperataure invernali.

Esposizione e luminosità:
Non espoorre al sole diretto che potrebbe far perdere la colorazione ai fiori e seccare le foglie.

Temperatura:Resistente anche a temperature molto basse anche se la temparatura ideale si aggira tra i 15° C ed i 20°C. Temperature eccessive possono provocare un brusco arresto della fioritura

Substrato:
In generale, predilige terreni acidi, assolutamente privi di calcare. Scegliere un terreno fresco e umido, ricco di sostanze organiche, foglie, terra di brugo e sabbia. La scelta del substrato è importante anche per condizionare la gradazione e la tonalità del colore dei suoi fiori: con terreni particolarmente basici, i fiori assumeranno una colorazione rosa intenso; per far virare la tonalità verso l'azzurro è sufficiente aggiungere della torba bionda acida, oppure dello zolfo o solfato di alluminio o ferro. L'acidità del terreno deve essere tra i 5 ed i 6 per le ortensie normali, 4,5-5 per le varietà i cui fiori saranno azzurrati.

Irrigazione:
Necessita di essre annaffiata abbondantemente, mantenendo sempre leggermente umido il terreno ed utilizzando acqua non calcarea.

Concimazione:
In primavera utilizzare un fertilizzante o dello stallatico ben maturo.
propagazione:Avviene per talea erbacea o semilegnosa da piantare in vasetti con un mix di torba e sabbia. L'ortensia si può anche seminare in primavera.
potatura:A fine fioritura o a fine inverno. Occorre potare l'ortensia in modo da stimolare l'emissione di nuovi rami sui quali si formeranno i fiori dell'anno seguente. Si consiglia di potare piuttosto "corto"

Avversità:
Sono attaccate da 2 specie di muffa : grigia e bianca, e da alcuni funghi che provocano il marciume alle radici. Il Ragnetto rosso si manifesta con la comparsa, sulle foglie, di piccole macchie bianche o giallastre. Si previene evitando di tenere le piante in ambienti caldi e asciutti, innalzando l'umidità atmosferica con ogni mezzo. Si combatte con prodotti acaricidi. La Clorosi si manifesta con un ingiallimento nella nervatura delle foglie, che possono diventare anche biancastre ed arrivare perfino a seccarsi e cadere. E' dovuta alla carenza di ferro nel terreno o alla impossibilità di assorbirlo da parte della pianta a causa dell'eccesso di calcare presente nel substrato. Si combatte somministrando del sequestrene, che permette alla pianta di assorbire il ferro lentamente e secondo le sue esigenze.