Lavanda-nana
La Lavandula appartiene alla famiglia della Lamiaceae. Le specie del genere Lavandula sono diffuse nei luoghi rupestri del bacino del Mar Mediterraneo. La Lavanda è una pianta molto rustica, che ben si adatta alle diverse situazioni climatiche, cresce spontanea nell'Italia Meridionale e la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli.
Clima:
Resiste al caldo dell'estate più torrida e al freddo dell'inverno più rigido, anche se nei casi di gelate intense e persistenti è bene ripararla con del tessuto-non-tessuto. Gradisce particolarmente le posizioni soleggiate, e molto ben ventilate.
Terreno:
Cresce bene in un qualsiasi terreno da giardino, purchè sia ben drenato; predilige i suoli calcarei.
Irrigazione:
La Lavanda necessita di annaffiature non troppo abbondanti e non troppo frequenti: è meglio attendere che il terreno asciughi un po' prima di fornire altra acqua; solitamente preferisce rimanere qualche giorno all'asciutto piuttosto che avere un substrato inzuppato d'acqua.
Concimazione:
Non necessita di fertilizzanti. Volendo si può fornire un po' di concime all'inizio della stagione vegetativa, in aprile.
Potatura:
La Lavanda, quando termina la fioritura deve essere potata per eliminare tutti gli steli fioriferi e per cimare le piante.
Le piante un po' debilitate e poco compatte possono essere sottoposte ad una potatura più drastica, in modo da lasciare solo pochi cm di stelo. In questo modo la pianta di Lavanda crescerà più rigogliosa e rinvigorita stimolando lo sviluppo di nuovi germogli.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
Malattie e parassiti:
Se il terreno viene mantenuto troppo umido si rischia di provocare marciume radicale. A volte la Lavanda viene attaccata da funghi e da larve di insetti.