Lantana
Il nome della Lantana si riferisce al genere di piante Dicotiledoni, appartenente alla famiglia delle Verbenacee e comprendente, inoltre, numerose specie, la maggior parte delle quali originarie dell’America Tropicale. L’intuizione di affibbiare questo nome al genere in questione (in precedenza, con Lantana si identificava solitamente il Viburnum) si deve interamente a Carl von Linnè, il medico e naturalista svedese meglio noto col nome di Linneo. Si tratta, in pratica, di piante che possono essere sia erbacee che di tipo arbustivo e che beneficiano di altri aggettivi per una loro accurata descrizione: sono infatti irsute, tomentose e hanno delle foglie opposte, ellittiche e dentate, mentre i fiori sono variamente colorati e riuniti in delle splendide infiorescenze compatte.
Di quali esigenze necessita questa pianta? Le maggiori attenzioni devono essere prestate nel corso dei mesi invernali, soprattutto in termini di temperature a cui esporre la Lantana: tra i 6 e i 10 gradi ci troviamo di fronte a una condizione ideale, mentre un eccessivo innalzamento o riscaldamento potrebbe provocare un attacco sconsiderato da parte dei parassiti, a causa del progressivo deterioramento a cui andrebbe incontro. Anche l’acqua con cui si innaffia la pianta va controllata in maniera minuziosa e precisa; in questo caso, con le alte temperature estive ci vuole un’innaffiatura abbondante e generosa, mentre essa deve essere più moderata in inverno, senza dimenticare che la Lantana ha bisogna della maggior umidità possibile, ottenibile anche in serra. In questo senso, un accorgimento giusto e che si può consigliare nell’ambito della coltivazione di tale pianta è quello di utilizzare soltanto dei terreni ricchi, fertili e con una massiccia presenza di humus. La luce, poi, deve essere considerata come un vantaggio-svantaggio, vale a dire che non si deve commettere l’errore di sfruttarne troppa.
La luce da utilizzare:
La Lantana necessita di una luce molto buona, perfino quando il sole splende in modo totale nelle calde giornate estive, ma le ore di massima esposizione vanno monitorate, perché il sole alla sua massima potenza e una scarsa ventilazione della pianta possono rappresentare un mix davvero letale.
Concimazione e potatura:
La concimazione e la potatura, infine, sono due elementi più che essenziali: almeno ogni due settimane si deve provvedere a concimare le piante, e questo consiglio vale fino all’inizio della stagione autunnale, mentre quando l’estate è nel suo pieno svolgimento, allora dei vasi all’aperto rappresentano la soluzione migliore, senza tralasciare la serra e la sua utilità autunnale. Parlare invece di potatura è un po’ improprio per la Lantana: l’operazione si rende necessaria esclusivamente per i rami che arrivano fino ai quindici centimetri di lunghezza e, in particolare, nel periodo compreso tra febbraio e marzo.
Malattie e curiosità:
I maggiori nemici della pianta sono sicuramente i funghi, ma anche le mosche bianche intaccano seriamente la struttura, visto che sono solite succhiare in abbondanza la linfa delle foglie. In conclusione, qualche interessante curiosità: la specie Camara è un’erba piuttosto nociva e fastidiosa e il suo sottobosco, nonostante i fiori dall’aroma intenso, è molto acuminato. Inoltre, si è soliti variare le gamme di colori, un’operazione che rende la pianta molto richiesta dal punto di vista decorativo.