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Catalogna

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Descrizione

La cicoria catalogna, o più semplicemente catalogna (conosciuta anche con il nome di cicoria asparago), non è una specie a sé stante ma è una delle tante “incarnazioni” della multiforme Cichorium intybus, la più conosciuta cicoria comune, e più precisamente della varietà detta foliosum. Come le altre cicorie è una pianta biennale (che nel secondo anno produce il fiore) ma negli orti e nei campi viene coltivata come annuale. Produce una lunga radice a fittone e un cespo compatto formato da foglie sessili (prive cioè di picciolo) che raggiungono e superano i 40 cm e presentano di solito una lamina frastagliata anche se non mancano varianti a foglie allungate e intere. A parte quella di Chioggia, la catalogna più famosa è quella denominata “frastagliata di Gaeta” più comunemente conosciuta con il nome di puntarelle.

Clima:
La cicoria catalogna è un ortaggio che si adatta discretamente a diversi tipi di clima anche se, rispetto ad altre varietà di cicorie, è più sensibile al freddo. Inizia a vegetare intorno ai 6° C mentre la temperatura ideale per la sua crescita varia tra i 15 e i 18° C.

Terreno:
La catalogna si può coltivare in diversi terreni anche se il migliore per la sua crescita risulta quello di medio impasto, fresco, profondo e soprattutto privo di ristagni di acqua. Il pH oscilla tra i valori 6 e 7.

Semina e trapianto:
La catalogna può essere seminata direttamente a dimora oppure in vaso per la produzione di piantine da mettere a dimora successivamente. Il periodo migliore per la semina va da giugno a metà agosto e oltre nelle regioni meridionali. Se si opta per la semina diretta si può decidere tra quella a spaglio e quella a righe, quest’ultima da preferire perché avvantaggia i successivi lavori colturali. In vaso invece è da preferire la semina in contenitore alveolato nel quale si piazzano 2 o 3 semi per buchetta eliminando poi le piante in eccesso lasciando quella più sana; le piante così ottenute si trapiantano di solito dopo una quarantina di giorni dopo la semina; i semi vanno ricoperti con un massimo di5 mm. Sia per il trapianto, sia per la semina a righe si devono lasciare 40 cm tra le file e 25 cm sulla riga, misure che si ottengono in “automatico” con il trapianta e con il diradamento nel caso di semina diretta.

Concimazione:
La cosa migliore da fare per quanto riguarda la concimazione della catalogna è quella di non usare direttamente letame e compost maturi ma coltivarla in aiole che hanno precedentemente ospitato ortaggi che necessitano di abbondanti letamazioni; il motivo principale è che un eccesso di azoto può causare l’accumulo nelle foglie di nitrati, sostanze potenzialmente dannose alla nostra salute.

Acqua:
Le irrigazioni necessarie alla buona crescita della catalogna devono essere continue e regolari, anche nei mesi autunnali e primaverili che di solito coprono il fabbisogno della pianta ma che se si presentano asciutti; il metodo migliore per bagnare è quello cosiddetto “a pioggia”.

Parassiti e malattie
In genere la catalogna non presenta problemi derivati da parassiti mentre può essere colpita dall’oidio.